sabato 25 agosto 2007

Berlino da visitare: la Porta di Brandeburgo

Questo monumento, situato nel centro della città, rappresenta il passato tedesco, prussiano ed imperiale, che negli ultimi anni ha vissuto una grande rivalutazione. Infatti con l'unificazione della Germania la città ha cercato di riunificarsi geograficamente, istituzionalmente ed anche culturalmente. I tedeschi, non ultimo grazie ai mondiali, hanno ritrovato un certo orgoglio, una certo amore per la patria e la Porta di Brandeburgo ne è la materializzazione. Non a caso, la funmeile, l'area cioè che durante i mondiali di calcio era adibita ad accogliere gli ospiti nella città, si trovava proprio a ridosso della Brandenburger Tor. È anche qui che alla fine dei mondiali del 2006 la città ha accolto con calore i propri giocatori (ma che abbia vinto l'Italia ai tedeschi non è andato ancora giù). La Porta di Brandeburgo ha ripreso il ruolo centrale di luogo e piazza ha sempre avuto nella storia di Berlino e della Germania intera, anche più Alaexanderplatz o di potsdamerplatz.

Un luogo, una piazza ed un monumento centrali e molto popolari

Quando Berlino è stata divisa dal muro (dal 1961 al 1989) qui, alla Porta di Brandeburgo, terminavano i percorsi dei visitatori della città. Da Berlino Ovest, dall’altra parte della Porta, oltre il muro ed una spazio di sicurezza, i visitatori di Berlino Ovest potevano osservare la Porta da uno delle numerose postazioni di osservazione. Nemmeno questo piccolo privilegio invece avevano i cittadini o i (pochi) visitatori della Germania Est o di Berlino Est, che era poi la capitale della Germania Democratica (conosciuta in Italia con l’acronimo RDT o DDR). Nel 1987 il presidente degli Stati Uniti Ronald Reagan, sulla piazza di fornte alla Porta, disse a Gorbatchew: tiri giù questo muro. Due anni dopo la DDR finì, ed il muro fu aperto. Con i suoi oltre duecento anni di storia, la costruzione –opera di Carl Gotthard Langhans - sormontata da una quadriga che guarda verso EST è un simbolo non solo di Berlino, ma della Germania intera. Tutti i regimi succedutisi in Germania non hanno mai rinunciato a far passare le proprie truppe attraverso questo Porta. Napoleone, nel 1806 vittorioso sui tedeschi, fece smontare la Quadriga, opera di Gottfried Schadow, e la fece trasportare a Parigi, per essere poi ripresa dai tedeschi, vittoriosi sulla Francia napoleonica, e riportata a Berlino nel 1814. Dopo la riunificazione la Quadriga è stata riparata, ma anche rivisitata: fu aggiunta l’aquila e la croce. Oggi la piazza – che ufficialmente si chiama Pariser Platz - con la bella Porta e gli importanti edifici che vi si affacciano, quasi tutti di nuova o nuovissima costruzione, è una tappa obbligata per tutti i visitatori, è un simbolo, un’icona di Berlino. A brevissima distanza vi è poi Potsdamer Platz, il monumento dedicato agli ebrei uccisi in Europa, l’ambasciata americana e quella francese, la nuova Accademia delle belle Arti, il Reichstag/Bundestag con la nuova cupola, la cancelleria, il Tiergarten - grandissimo e bellissimo polmone verde della capitale. Ma il centro politico, storico e anche geografico è proprio la piazza e soprattutto la Porta di Brandeburgo. Per arrivarci: con la S-Bahn scendere alla fermata Unter den Linden, oppure con l'autobus 100, scendere alla fermata Reichstag-Bundestag.