Ci sono quattro sedi a Berlino, importi per gli appassionati di fotografia: C|O, la Fondazione Newton/Musuem für Fotogragraphie, il CAMERA WORK a Charlottenburg ed la Willy Brandt Haus a Kreuzberg. Proprio in questa ultima è stata inaugurata una ampia mostra che espone i risultati del concorso fotogiornalistico più noto a livello mondiale: il World Press Photo. Per la nona volta ospite negli spazi della casa dedicata al più noto politico tedesco, uno dei più importanti riconoscimenti nel campo della fotografia è stato dato per il 2011 al trentatreenne spagnolo Samuel Aranda. Attivo per il quotidiano New York Times e altri giornali il giovane iberico si è meritato il riconoscimento con una foto scattata in Yemen, durante le manifestazioni contro il despota Saleh. Nella foto si vede un giovane ferito, tenuto tra le braccia di una irriconoscibile donna coperta da un velo integrale, in niqab. La foto è una della tante che hanno reso celebre il fotoreporter spagnolo, attivo in numerosi contesti di guerra, ed al servizio della agenzia francese Agence France Presse. Ovviamente oltre Saranda qui a Berlino sono esposte una ricca serie di foto a documentare un anno, il 2011, che di eventi drammatici e tragici non è stato per nulla parco: lo tsunami in Giappone, la strage di Breivik in Norvegia e i cambiamenti di regime nei paesi arabi sono infatti al centro della mostra. Una mostra che purtroppo si ferma a Berlino solo fino al primo luglio 2012. I fotografi rappresentati sono 57 provenienti da 27 nazioni, le foto in mostra 158, le categorie premiate 10. Una giuria composta da 17 esperti del mestiere ha selezionato le migliori foto da un fondo di circa centomila fotografie presentate. World Press Photo 2012, al Willy-Brandt-Huas, Stresemannstraße 28. Per arrivarci con la U-Bahn scendere ad Hallesches Tor, linea U1 ed U6. La mostra può essere visitata, gratuitamente esibendo un documento di riconoscimento, dal martedì alla domenica dalle 10 alle 18.