Primarie del centrosinistra a Berlino. Le consultazioni si terranno nello storico ristorante 'A Muntagnola' nel quartiere di Schöneberg. Dopo mesi di campagna elettorale si vota anche a Berlino per scegliere il futuro candidato a capo del governo italiano. A Berlino come in tante altre città all'estero sarà possibile scegliere il candidato. Le elezioni politiche per il rinnovo del parlamento si terranno in marzo 2013. Dalle urne uscirà la coalizione che governerà il paese. Cosa si fa a queste primarie del centro sinistra? Gli elettori sceglieranno il candidato premier per la coalizione, composta dal Partito Democratico, Sinistra ecologia e Libertà e Psi, alle prossime politiche del marzo 2013.Chi può votare? A Berlino, per partecipare alle consultazioni, basta portare con sé una cartaa d'identità o passaporto e pagare un contributo amministrativo di un euro. Chi sono i candidati? Pierluigi Bersani, segretario del Pd, Matteo Renzi, sindaco di Firenze, Nichi Vendola, governatore della regione Puglia, Laura Puppato, consigliere regionale della regione Veneto e Bruno Tabacci, assessore al bilancio nel Comune di Milano. Possono votare alle primarie tutti i cittadini che hanno compiuto 18 anni entro il 25 novembre. Possono anche votare i cittadini europei con residenza in Italia e gli extracomunitari se in possesso di un permesso di soggiorno regolare e di carta di identità. Per votare sembra sia necessario sottoscrivere l'appello 'Italia Bene Comune' e iscriversi all'albo degli elettori. Chi non l'avesse fatto on-line o nei giorni precedenti al voto, potrà registrarsi direttamente al seggio. Fino alle 20 del 25 novembre al ristorante 'A Muntagnola' nella Fuggerstrasse numero 27 (l'U-Bahn più vicina è Wittembergplatz) a Berlino-Schönebrg è possibile esprimere la propria preferenza.
I risultati delle primarie del centrosinistra a Berlino e in Germania
Il sito pdgermania.de ha pubblicato i risultati (che presentiamo qui in una taballa da noi elaborata) del primo turno delle primarie del centrosinsitra, tenutesi il 25 novembre anche nelle città tedesche. Il dato che viene fuori ricalca solo parzialmente quello italiano. Infatti se Bersani è in testa anche in Germania, con il 53,66 % delle prefenze dei circa 956 votanti totali, a seguirlo non è Renzi ma Vendola con il 22,07%. Segue poi Renzi col 19,03, Puppato con 4,7 % e Tabacci con lo zero virgola sessantadue %. Per quanto ci riguarda, cioè a Berlino, la sorpresa è stata Nichi Vendola che ha raggiunto e superato la metà delle prefenze totali (176) totalizzando un inaspettato 51,7 %! Al secondo posto si piazza il segretario del Pd con il 29,54%, poi Renzi con il 10,7%, Puppato col 6,81 e Tabacci con un solo voto. Insomma a Berlino il centro sinistra significa soprattutto Sel e solo un po' PD, forse grazie alla presenza della deputata del PD, eletta nella circoscrizione estero, Laura Garavini. La quale grazie ad un intenso lavoro sul campo è riuscita a portare qualche voto al PD a Berlino, ma soprattutto nelle altre città tedesche dove la performance dell'emiliano è decisamento migliore. Aspettiamo di vedere i risultati del secondo turno. A Berlino, gli elettori, orfani di Vendola, che non parteciparà al ballottaggio, si presenume o non andranno a votare o voteranno Bersani. Si potrá votare di nuovo al ristornate 'A Muntagnola' a Schöneberg.
Aggiornamento al 5 dicembre 2012
il sito pdgermania.de ha pubblicato i risultati delle consultazioni del ballottaggio delle primarie del centrosinistra, che presentiamo qui in un grafico. Per il territorio della Germania e per Berlino il dato, oltre che essere omogeno è chiarissimo: Bersani si impone su Renzi con un risultato che supera il 70%. A Berlino Bersani vince con il 74,8% delle preferenze, confermando e superando il risultato ottenuto a livello nazionale. A Berlino, come nel resto della Germania, ha pesato il fatto che i voti di Nichi Vendola sono andati quasi tutti a Bersani, come del resto aveva auspicato lo stesso presidente della regione Puglia. A fronte di una diminuzione del numero dei partecipanti, crollati a Berlino da 176 a 115 (-34%), l'elettorato berlinese si conferma di sinistra e non si è lasciato affatto convincere dal cosiddetto 'rottamatore'.