Nel corso del XX socolo i rapporti tra Germania e Russia/Unione Sovietica sono stati molto travagliati, intensi e distruttivi. In questi rapporti tra i due paesi la città di Berlino ne è stata, più di ogni altra città tedesca, sempre al centro. Il museo russo-tedesco di Karlshorst, Deustch-Russisches Museum Berlino-Karlshorst, nella parte sudorientale di Berlino, si pone come luogo di memoria e documentazione di questi rapporti (1917-1990). Si trova a Karlshorst, la località dove i due nemici, III Reich ed Unione Sovietica, siglarono la capitolazione della Germania nazista l'otto maggio del 1945. Il museo è stato inaugurato in occasione del cinquantesimo anniversario della fine della seconda guerra mondiale nel 1995, ed è finanziato congiuntamente dalla Repubblica Federale di Germania e dalla Federazione Russa. L’idea di dare vita al museo è nata in seguito alla riunificazione tedesca del 1990 ed in concomitanza con il ritiro delle truppe sovietiche dal territorio della ormai liquidata DDR (Deutsche Demokratische Republik). Il museo offre un viaggio unico ed affascinante nella storia europea del secolo da poco conclusosi: in particolare si possono apprezzare il vasto materiale iconografico, video, manifesti di propaganda, documenti originali. Anche i luoghi in sé meriterebbero da soli una visita a parte. La mostra permanente si articoli in cinque sezioni, ordinate cronologicamente, a partire dal 1917 (anno della rivoluzione sovietica) fino alla riunificazione tedesca (1990). Il cuore della mostra comunque sono gli anni della seconda guerra e quelli immediatamente successivi alla capitolazione tedesca. Le sale del museo sono allocate nei locali del casinò della ex scuola di spionaggio della Wehrmacht. Qui infatti, dopo la fine della guerra, prese posto l’amministrazione sovietica della Germania Est, che aveva in mano tutto il territorio della nascitura DDR (1945-1949). Il museo può essere visitato tutti i giorni tranne il lunedì, gratuitamente, dalle 10 alle 6. Sito web: museum-karlshorst.de/de