Nudisti, prostitute, travestiti, eccentrici, coppiette e pagliacci. Sono questi alcuni dei soggetti della fotografia di Diane Arbus, di cui si può ammirare una bella retrospettiva nelle ampie sale del Martin-Gropius-Bau a Berlino. La mostra, che consta di 200 foto della nota fotografa americana, è stata aperta al pubblico il 22 giugno e chiuderà il 23 settembre 2012. Dei duecento scatti, in rigoroso bianco e nero, si ritrovano alcuni celebri altri meno celebri ed altri addirittura mai presentati prima. Arbus è stata una delle più importanti fotografe del Novecento; grazie alla sua sensibilità ed ad un approccio diretto ai suoi soggetti Arbus è riuscita a diventare un’icona della fotografia moderna. Negli spazi dell’edificio Martin-Gropius le duecento foto sono esposte in un ordine cronologico piuttosto lasco, in cornici bianche, tutte poste alla stessa altezza e soprattutto senza alcuna indicazione testuale, a sottolineare l’originalità dell’opera. Il risultato della curatissima selezione delle foto, la qualità delle stesse e le sale, riescono nell’intento di portare quasi per mano nei piccoli viaggi che la Arbus faceva a New York, per caso o meno, nei night club, circhi, appartamenti privati, incontri di freaks, nei parchi. Al centro dell’opera di Arbus – morta suicida a quanratotto anni nel 1971 - vi è sempre il confine tra normalità e il diverso. Il tentativo senza pausa di raccontare l'umanità come esseri sempre al limite tra apparenza e realtà, messa in scena e realtà. Anche nel caso di foto di persone ricchi o comunque benestanti e tutto sommato ‘normali’ viene sempre fuori un’aria di diversità, di strano, isolato o di solitudine. Il materiale proviene dal Metropolitan Museum di New York depositario e custode di oltre 7500 rollini della Arbus; l’organizzazione della mostra è di Jeu de Paume, Parigi, in collaborazione con The Estate of Diane Arbus LLC, New York e con la partecipazione del Martin-Gropius-Bau di Berlino ed il Fotomuseum Winterthur e Foam_Fotografiemuseum di Amsterdam. Visitabile la restrospettiva lo è tutti i giorni, escluso il materdì, dalle 10 alle 19. Il biglietto d’ingresso costa 10 €, ridotto 7 €. Ingresso vietato ai minori di 16 anni. Nello stesso edificio è possibile visitare un’altra interessantissima mostra, Baumeister der Revolution. Sowjetische Kunst und Architektur 1915–1935 solo fino al 7 di luglio 2012.