Moda e fotografia, l’una non può esistere senza l’altra. Cosa sarebbe stata la moda se non fosse stato inventanto il mezzo fotografico?. Difficile dirlo. Però le riviste moda sono più antiche della fotografia e datano addirittura XVII secolo. A Berlino, negli spazi del Postfuhramt della fondazione C|O Berlin, non vanno così indietro, anche se prendono in considerazione ben 100 anni di moda e fotografia. Zeitlos schön. 100 Jahre Modefotografie von Man Ray bis Mario Testino (traduzione: bello intramontabile. 100 anni di fotografia di moda da Man Ray a Mario Testino) è il titolo della mostra inaugurata ieri a Berlino che si concluderà il 28 ottobre 2012. L’attesa era grande e il pubblico sembrava estremamente affascinato dagli scatti di maestri della fotografia del secolo scorso. La mostra consiste in 160 foto, stampe originali, di celebri scatti di noti fotografi, disposte nei genersoi spazi al primo ed al secondo piano del noto edificio al centro del quartiere di Berlino Mitte. La mostra è divisa in sezioni, ordinate cronologicamente, che hanno segnato la moda e la fotografica nel secolo passato fino al primo decennio del XXI secolo. Nella prima sezione che arriva fino al 1940 sono da vadere piccole stampe di note star delle moda del periodo tra le due grandi guerre. Qui troviamo addirittura una stampa del noto artista dada Man Rey. Nella seconda sezione dal titolo ‘gli anni d’oro' vengono trattati gli anni ’40 (Diane Arbus) fino al ’59. Solo nella sezione dedicata ai ’60 e ’70, quando esplode la beat generation e la società occidentale vive il periodo di sviluppo più intenso, l’estetica comincia a esserci più familiare. Al secondo piano invece troviamo il trionfo del corpo e delle nudità tipiche degli anni ’80. Le modelle diventano muse e la fotografia di moda è il mezzo fondamentale nella guerra delle corporation. A concludere la mostra vi sono poi gli ultimi decenni, segnati dalla presenza di uomini nelle campagne pubblicitarie delle case di moda.
Foto foto di 80 celebri fotografi
Le foto esposte sono una selezione del lavoro di circa 80 fotografi. Ogni foto è accompagnata da una breve descrizione dell’anno di pubblicazione, nome del fotografo e nome della rivista in cui l’immagine fu pubblicata. Proprio le riviste sono la chiave di volta per mettere ordine in una mostra che forse manca di una certa organizzazione o logica. Dietro le immagini esposte vi sono gli archivi di Londra, New York, Milano e Parigi della casa di pubblicazioni Condé Nast: stiamo parlando di una delle maggiori case editrici a livello mondiale, che già nel 1909 risultava proprietaria di riviste quali Vogue e successivamente anche di Vanity Fair e poi altre ancora. Questo forse è il limite di questa mostra, che comincia qui a Berlino che girerà a lungo per il mondo facendo tappe in altre metropoli. Il limite è quello di non riuscire a presentare un filo rosso che colleghi gli autori, o meglio i fotografi rappresentati. Il fotografo Mario Testino ha poco a che vedere con i fotografi esposti nella stessa sezione in cui vengono accomunati solo per motivi cronologici. Tuttavia si possono ammirare affascinanti scatti, soprattutto quelle dei primi anni ’20 (Edward Steichen) e quelle degli ultimi decenni del XX secolo, la forza dei corpi, i colori, le messe in scena. Ma anche gli ’60 sono affascinati grazie a fotografie di maestri quali Helmut Newton e Peter Lindbergh. Resta però alla fine del lungo percorso un po’ di amarezza. A differenza di altre mostre qui visitate non siamo riusciti a cogliere l’arte dei tanti artisti cui la stessa C|O ha dedicato complesse e complete rassegne (uno su tutti Lindbergh, ma anche altri)
Foto foto di 80 celebri fotografi
Le foto esposte sono una selezione del lavoro di circa 80 fotografi. Ogni foto è accompagnata da una breve descrizione dell’anno di pubblicazione, nome del fotografo e nome della rivista in cui l’immagine fu pubblicata. Proprio le riviste sono la chiave di volta per mettere ordine in una mostra che forse manca di una certa organizzazione o logica. Dietro le immagini esposte vi sono gli archivi di Londra, New York, Milano e Parigi della casa di pubblicazioni Condé Nast: stiamo parlando di una delle maggiori case editrici a livello mondiale, che già nel 1909 risultava proprietaria di riviste quali Vogue e successivamente anche di Vanity Fair e poi altre ancora. Questo forse è il limite di questa mostra, che comincia qui a Berlino che girerà a lungo per il mondo facendo tappe in altre metropoli. Il limite è quello di non riuscire a presentare un filo rosso che colleghi gli autori, o meglio i fotografi rappresentati. Il fotografo Mario Testino ha poco a che vedere con i fotografi esposti nella stessa sezione in cui vengono accomunati solo per motivi cronologici. Tuttavia si possono ammirare affascinanti scatti, soprattutto quelle dei primi anni ’20 (Edward Steichen) e quelle degli ultimi decenni del XX secolo, la forza dei corpi, i colori, le messe in scena. Ma anche gli ’60 sono affascinati grazie a fotografie di maestri quali Helmut Newton e Peter Lindbergh. Resta però alla fine del lungo percorso un po’ di amarezza. A differenza di altre mostre qui visitate non siamo riusciti a cogliere l’arte dei tanti artisti cui la stessa C|O ha dedicato complesse e complete rassegne (uno su tutti Lindbergh, ma anche altri)
ed il motivo di ciò è presto trovato. La moda ha sempre attinto a piene mani dal genio dei fotografi cui vengono commissionati lavori con un obiettivo preciso, plasmare i gusti per vendere ai più. Zeitlos schön, fino al 28 ottobre 2012 tutti i giorni dalle 11 alle 20 presso C|O Berlin, Oranienburgerstrasse 35/36. La fermata della S-Bahn più vicina è quella di Oranienburger Tor.