Più di cento tra gallerie e musei, ambasciate e scuole di fotografia partecipano alla quinta rassegna del ‘Mese europeo della fotografia a Berlino’ (5 Europäischer Monat der Photographie Berlin), che ha inizio ufficialmente il 19 ottobre e si concluderà più o meno il 25 novembre 2012. Si tratta in assoluto del festival dedicato all’arte fotografica più importante in Germania e a livello europeo. Le capitali europee partecipanti alla rassegna di quest’anno sono, oltre Berlino che ha deciso di intitolare la rassegna ‘Lo sguardo dell’altro’, Bratislava, Budapest, Lubiana, Lussemburgo, Parigi e Vienna. A Berlino il centro ufficiale del festival è per la prima volta l’ex museo Kennedy sulla Pariser Platz numero 4, praticamente a ridosso della Porta di Brandeburgo. Sono inclusi nella rassegna alcune istituzioni di primo piano della fotografia a Berlino, istituzioni come il Martin-Gropius-Bau, la Berlinische Galerie, con una bellissima mostra sulla fotografia artistica nella DDR, la fondazione C|O Berlin, con una retrospettiva dedicata Joel Sternfeld sull’America lontana dai percorsi turistici. Alcune delle mostre incluse nella rassegna sono state già inaugurate nelle settimane o nei giorni scorsi cionostante è da apprezzare lo sforzo degli organizzatori – ad opera di Kulturprojekte GmbH – e degli sponsor (assessorato alla cultura della regione di Berlino, la fondazione delle lettorie, ARTE) nel rendere possibile e gestire un programma molto vasto che, oltre le mostre, prevede interessanti conferenze e workshop sui temi più diversi: dalla fotografia coloniale, al lavoro fotografico della Stasi nella Germania occidentale (RFT). Alcuni di queste offerte sono assolutamente gratuite altre sono a pagamento. Per ulteriori informazioni, anche in inglese cliccare qui.
Una selezione fotografica ricca di novitàPer quanto riguarda invece la scelta delle mostre, come indicato sopra, gli organizzatori hanno voluto sottolineare quest’anno, col titolo scelto, un tema che è immanente alla fotografia stessa. In un’epoca come la nostra in cui la crescente produzione di immagini e l’estetizzazione di quasi ogni aspetto della vita quotidiana ha la duplice funzione di influenzare la nostra percezione del mondo e di noi stessi e, parallelamente, costituire la realtà e la nostra identità. Si tratta perciò, con la selezione e negli intenti dei curatori, di un invito a vedere il mondo da un’altra prospettiva, meticcia, ibrida che si materializza in un continuo processo da sé verso l’altro. Per questo troviamo mostre come quella della Berlinische Galerie, sulla foto artistica nella DDR, lo sguardo alternativo di Sternfeld sull’America meno battuta dalla fotografia, la fotografia coloniale nella retrospettiva del museo della fotografia dal titolo Das Koloniale Auge. Frühe Porträtfotografie in Indien (trad.: l’occhio coloniale. Primi ritratti fotografici in India) o la rassegna dell’agenzia di fotografi OSTKREUZ dal titolo ‘Sui confini’ (Über Grenzen). Ma il programma è fin troppo vasto per presentarlo completamente qui, coinvolte sono tantissime gallerie, note o meno note, che partecipano con entusiasmo ad una rassegna che cresce di anno in anno. Anche alcune sedi diplomatiche o rappresentanze culturali di altri paesi qui a Berlino, non quella italiana però, partecipano: segnaliamo la mostra dello svedese Lars Tunbjörk nella Karl-Marx-Allee 62 e quella sull’archeologia urbana presso l’Institut francais Berlin. Per ulteriori informazioni consultare il programma del festival a qui.