Sorpresi da un piacevole locale sito sulla Pappelallee, nel cuore di Prenzlauer Berg, abbiamo deciso qualche giorno fa di fare un giro nello stesso quartiere, però di mattina. Anche dopo le nove il via vai di carrozzini per le strade a ridosso della celebre Hehlmholtzplatz è intenso. Il sole c’è per fortuna e le temperature invitano a sedersi da qualche parte per prendere n caffè e sedersi all’aria aperta. Attraversiamo la piazza, dedicata al fisico tedesco Hermann von Hehlmholtz, e notiamo in prossimità dei tavoli di cemento da ping-pong, già alcuni uomini che con stereo e birre, discutono a voce alta di prezzi di bevande alcoliche che nei paraggi aumentano continuamente, rendendo la tranquillità del parco un po’ meno intensa. A giudicare dagli accessori al seguito - radio, giacche, termos, buste di plastica sparse intorno alla panca e una cassa di birra - sembrerebbero habitué del posto, quasi a confermarci che si tratta di una eccezione e non della regola a Prenzlauer Berg. Fino a una decina di anni fa la Helmholtzplatz era anche una nota piazza di spaccio, poi pian piano gli spacciatori sono stati allontanati verso Mitte, al parco ‘Weinsbergsweg’ e di lì da qualche altra parte. Ad ogni modo riesce difficile credere, tra bambini e in passeggini da nababbi e gelateria bio, che fino a poco tempo fa qui vi erano problemi di ordine pubblico. Noi, attraversata la piazza, abbiamo già in mente dove andare perché conosciamo già da anni il noto bar chiamato Wohnzimmer, all’angolo tra la Letterstrasse e la Schliemanstrasse. Sappiamo che è un bar self-service (in tedesco Selbstbedienung) per cui ci piazziamo subito al bancone, dove ci accoglie con un bel sorriso una ragazza di origini sudamericane. Ci dice che in via eccezionale ci porterà lei le ordinazioni al tavolo fuori. Dico che preferisco bere il caffè bello caldo per cui aspetto. Dopo un po’ ecco che mi viene servito un buon caffè in una tazzina calda.
Wohnzimmer: come se fosse il soggiorno di un amico
Prendiamo poi una torta e ce la portiamo fuori ad uno dei tavoli liberi. L’aria è fresca ma c’è tranquillità in strada ed il sole comincia a riscaldare. Dopo un po’ decido ci fare un salto nel locale per vedere se è cambiato qualcosa dall’ultima visita notturna, di qualche anno. Ricordo che si poteva ancora fumare e che tutte i posti erano occupati. Si stava in piedi ed il locale era stracolmo. Non so ora com’è di notte, ma di giorno sembra essere rimasto come prima. Wohnzimmer significa in tedesco ‘soggiorno’, un luogo di ozio insomma. E così è arredato, tavoli di modernariato, sedie in ferro o legno, false poltrone antiche, in alcuni casi divani in pelle. Anche i servizi igienici nell’interrato, cui si accede attraverso una scala, sembrano essere stati pensati strizzando l’occhio ad una estetica retro. A frequentare il bar è ancora una miscela di mamme (conosciute qui a Berlino come Latte-Mütter, perché bevono continuamente dei tazzoni di latte e caffè), lettori di romanzi, gente con lo sguardo fisso nei pc portatili, giovani e meno di giovani di passaggio che apprezzano la colazione qui offerta, qualche turista. La simpatica barista ci ha raccontato che di sera, nell’ampia sala sul retro, vengono ancora serviti deliziosi cocktail via minibar che, mess su ogni volta all’uopo, rende la sala un vero e proprio spazio (quasi) privato. Come i vecchi tempi insomma il bar offre un luogo di rifugio durante il giorno ed un porto sicuro durante la sera e la notte. I prezzi sono nella norma, il caffè espresso è costato 1,60 €, prezzo che per gli italiani è esagerato, ma a Berlino è un buon prezzo, soprattutto se il caffè è fatto bene. Anche le torte a 2,80 € sono risultate fresche e gradevoli. Ritorneremo sicuramente anche di sera per vedere se è sempre il Wohnzimmer di 15 anni fa. Wohnzimmer: Cafe – Bar- Klub nella Letterstrasse nr. 6, aperto tutti i giorni dalle 9. (Nel locale c’è una sala per i fumatori e una per i non fumatori).