Non tutti possono viaggiare e non tutti possono venire a Berlino per visitarla e conoscere la sua storia da vicino. Da oggi però è possibile, anche da casa, eseguire una visita virtuale di un importante museo berlinese che si dedica alla documentazione della storia della rivoluzione che portò alla caduta del muro ed alla fine della DDR. In collaborazione con la Robert Havemann Gesellschaft, una società dedita alla ricostruzione e diffusione della storia dell’opposizione nella RDT, il Google Cultural Institute ha appena messo online un’ottima documentazione sui 40 giorni che precedettero la fine del muro più celebre del XX secolo. Il progetto si chiama ‘Revolution in Berlin. 02.10.1989 - 10.11.1989’ e può essere visitato gratuitamente cliccando qui. Cosa si può vedere in questa documentazione? Intanto è molto apprezzabile il fatto che sia possibile leggere anche in italiano le didascalie e leggende ai documenti ed al materiale iconografico esposto. Ciò che l’utente/visitatore vede sono foto e documenti originali coevi, che testimoniano di un periodo davvero rivoluzionario nel piccolo paese socialista controllato dalla SED e dalla Stasi. Gli eventi, le manifestazioni, le veglie e i celebri cortei del lunedì sono documentati attraverso 70 unità logiche, siano esse ciclostilati, informazioni stampate, protocolli di interrogatori o immagini.
Il grande progetto di storia di Google Cultural InstituteChi non può venire a Berlino e poter visitar il museo della Stasi (la famosa polizia segreta che impiegava centinai di migliai di collaboratori non ufficiali) o i materiali della Robert Havemann Gesellschaft può ora visitare una bella mostra che, se non ha la caratteristica della profondità, riesce comunque a fornire una solida ed affascinante ricostruzione dei quaranta giorni che cambiarono la Germania. Approfittiamo di quest'occasione per indicare ulteriori interessanti documentazioni che sono consultabili sullo stesso sito. Una delle più belle è forse quella che tratta un arco di tempo più ampio: s'intitola Vision of Divisions 1945-1989, a cura del britannico Patric Major; ma anche le altre undici presenti sul sito sono degne di essere viste. È forse infine utile chiarire che il progetto qui presentato è una delle tante iniziative che sta portando avanti il portale Google Cultural Institute dedicato alla storia mondiale. In questo progetto ovviamente non è vi è solo la Germania ma tanti altri paesi, personalità o eventi significativi della nostra storia recente: da Mandela a Steve Biko, dal ponte aereo di Berlino ad una seria interessantissima di documenti filmici dell’istituto Luce. Quest’ultimo è uno dei numerosi partner che ha deciso di fornire contenuti (foto, film, stampe) al noto motore di ricerca aiutandolo così nell’intento di rendere la cultura più fruibile ad una platea quanto più ampia di interessati.