Non tutti gli artisti riescono a diventare imprenditori e a fare soldi, anzi alcuni non lo vogliono affatto. Non è il caso però dell’anglo-danese Martin Stebbing, residente a Berlino che da qualche tempo ha preso in affitto due appartamenti e li ha resi dei veri e propri monitor giganti. Gli spazi in questione sono allocati in un edificio che guarda verso Sud-Est, all’inizio del Warschauerbrücke, una zona molto attraversata, piuttosto centrale, nel Centro est della città al confine tra Kreuzberg e Friedrichshain. Chi si trova a passare lo snodo Warschauerstrasse ed il ponte, tra linee della metropolitana, la linea del tram e quella della U-Bahn – si calcolano 120 mila passaggi al giorno – non può fare a meno di gettare un’occhiata verso gli ultimi piani di un edificio ad angolo della Warschauer Str., al civico 33. Dalle ampie finestre dei due appartamenti, e per una superficie di circa 25 metri quadrati, vengono proiettate da sei potentissimi proiettori, immagini colorate, geometrie variabili, forme astratte o vettoriali che intrigano gli occhi dei passanti, soprattutto quelli che da Sud si incamminano verso Est-Nord (Friedrichshain). La trovata dello Stebbing sta forse nella seguente riflessione: passiamo quotidianamente ore ed ore davanti ad un monitor, uno smartphone o un televisore; perché non utilizzare le finestre come un appendice degli schermi che continuamente usiamo per lavoro o svago? Se le immagini proiettate da alcuni mesi costituiscono ormai – naturalmente solo al calar delle tenebre – una costante del paesaggio urbano della Berlino di questa zona, non stupisce per nulla che il progetto ha delle mire meno artistiche e più imprenditoriali. Infatti W33 Lighthouse, così il nome del progetto, offre alle marche – note e meno note – una piattaforma per presentarsi alle decine di migliaia di passanti. Durante il giorno gli spazi degli appartamenti sono utilizzati dagli addetti ai lavori, grafici, pubblicitari e altri creativi, che ideano e realizzano i progetti che all’arrivo della notte saranno proiettati. Al nostro passaggio non siamo riusciti a focalizzare quale fosse la marca o nome che veniva pubblicizzato però la proiezione non è stata per nulla deludente e l’effetto molto piacevole. L’attraversamento a piedi del ponte da Kreuzberg verso Friedrichshain è stato effettivamente per nulla monotono.