La Trabant [in tedesco significa "satellite"] era l'auto più famosa della ex Germania Democratica. Con l'apertura del muro questa piccola macchina, con motore a due tempi, è in un primo momento scomparsa. Ma non del tutto però; infatti, come è accaduto per la Fiat 500 o la vespa, diventati oggetto di culto, così sta accadendo per questo piccolo gingillo. Chi passeggia per Unter den Linden, l'elegante viale alberato che taglia la città in senso Est-Ovest, tra Alexanderplatz e la porta di Brandeburgo, rimarrà sorpreso nel vedere queste simpatiche auto di fronte all'esclusivo e carissimo hotel Adlon pronte a partire come taxi per intrepidi turisti alla ricerca della ostalgia e nostalgia. L'autovettura fu prodotta nella RDT dal 1957 al 1991. Ne furono prodotti ben 3 milioni di esemplari e diversi modelli e equipaggiamenti. La trabant rappresentava l'alter ego della Volkswagen nella repubblica federale di Germania anche se non poteva competere con quest'ultima a causa degli scarsi materiali nelle fabbrica socialiste. Tra i tanti modelli segnaliamo quello station wagon, la P50, cioè la prima serie e la P60. Sigle che indicavano il decennio. Nonostante il volume e la cilindarat, piuttosto contenuti, la Trabant divenne il simbolo della Volkswagen dell'Est ma anche il simbolo di un'economia e di una società che stagnava orma da anni. Nonostante ciò per riceverne una i cittadine della Germania socialista doveva aspettare anni, a volte più di 6-7 anni. Oggi la Trabant é diventata oggetto di culto, sono pochi per esempio a Berlino quelli che la guidano perché penasano che si acomoda. Molto più spesso che gira con la "Trabi" come la chiamavano afettuosamente i berlinesi, lo fa per "collezionismo", per portare in giro un ospite venuto da fuori, oppure per un servizio taxi "nostalgico".