sabato 19 febbraio 2011

Berliner Dom e la tassa di religione in Germania

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Passeggiando per Berlino in una fredda e luminosa giornata d'inverno ci siamo imbattuti, io e il mio amico fotografo, in una delle zone più centrali e più belle della città: Lustgarten. Qui ci siamo resi conto che finora una grande costruzione, che i tedeschi chiamano Berliner Dom, non aveva ricevuto la dovuta attenzione su MyBerlino.com Per capire il perché di questa lunghissima dimenticanza ho dovuto scavare nella mia memoria e alla fine sono riuscito a trovarne l’origine. Quando circa quindici anni fa cominciai a lavorare nella capitale tedesca - l’euro non era ancora arrivato - il mio contratto di lavoro si basava su una serie di dati personali (sposato o no, quale assicurazione santaria, se avessi figli a carico ecc.) per cui il mio salario netto era di circa 950 € (attuali). È ovvio che il salario lordo fosse molto più alto, ma tra oneri vari e tasse, alla fine racimolavo esattamente 950 €. Ebbene fra una delle tasse più assurde che allora dovevo pagare figurava una tassa a me, italiano, del tutto sconosciuta: la Kirchensteuer (traduzione: ‘tassa di religione’). Essa ammontava a circa 20 € al mese. Un sacco di soldi. Come mai? Il problema era a monte. Diversamente da quelle italiane, ma in fondo neanche tanto, le chiese in Germania si finanziano con questa tassa, pagata sulla base dell’imponibile. Io la pagavo perché quando mi andai a registrare presso l’anagrafe di Berlino, presso l’allora municipio di Kreuzberg, avevo candidamente indicato, dietro domanda dell’impiegata, di appartenere alla religione cattolica romana. Questo dato fu registrato sulla mia Lohnsteuerkarte e da quel momento ero uno dei milioni di cittadini tedeschi che ogni anno sostengono economicamente una delle confessioni esercitabili in Germania. Per concludere questa breve digressione, dopo un anno di sostegno alla chiesa cattolica romana di Germania, decisi di smettere. Mi informai ed il procedimento alla fine del quale riuscii a non pagare più la Kirchensteuer fu rapido quanto complesso. Andai in pretura e qui rilascia una dichiarazione. Questi a loro volta inoltrarono all’arcidiocesi berlinese la mia richiesta di voler uscire dalla chiesa cattolica romana (tedesca), che fu poi accettata. Io, da parte mia, mi recai immediatamente all’agenzia delle entrate competente per territorio (Kreuzberg) e lasciai modificare il dato relativo alla mia appartenenza religiosa. Che da quel momento passò da cattolica romana a ‘nessuna religione’. Ultimo dettaglio: quando lo spiegai ad un mio conoscente parroco in una chiesa di Roma, questi sbottò: "Hai fatto bene. E ora fa un'offerta!". Sul Berliner Dom seguirà a breve un articolo; per ulteriori informazioni consultare il sito berlinerdom.de.