domenica 13 febbraio 2011

La casa d'arte Tacheles di Berlino è in vendita

Da oltre venti anni galleria d’arte, atelier, cinema, spazio artistico e casa per alcuni il Tacheles è anche uno dei luoghi più visitati di Berlino. Da qualche giorno invece l’antico edificio, piuttosto fatiscente e da mesi al centro dell’attenzione mediatica, può essere acquistato a partire da 35 milioni di euro. Sul sito immobiliescout24, la maggiore piattaforma per l’affitto e la vendita di casa in Germania, è possibile consultare i dettagli dell’offerta. Ma non è tutto oro quello che luccica. A parte i 35 milioni di euro che immagino pochi dei nostri lettori siano in grado di racimolare, l’operazione è complicata assai. La casa d’arte Tacheles, occupata nel 1990 da artisti organizzatisi in una agguerrita associazione, è un edificio immerso in una area di ben 25 mila metri quadrati, al centro di quella che rimane la Berlino vecchia (Scheunenviertel). Dietro l’antico edificio e l’area di riferimento vi è una complessissima partita giuridica non ancora conclusa. La società proprietaria – il Fundus Gruppe - ha dichiarato fallimento già nel 2007 e pertanto il giudice ha disposto la vendita forzosa via asta. Il valore della superficie in questione più quello dell’edificio è stato fissato a 35 milioni di euro. Ed è questo il punto da cui si partirà il 4 di Aprile 2011, giornata fissata per l’esecuzione dell’asta. Sempre l’insolvente Fundus Gruppe aveva aveva però pensato ‘bene’ di rivolgersi al tribunale, con l’obiettivo di sfrattare i numerosi artisti attivi nella struttura (per alcuni solo dei venditori di patacche), la cui associazione paga un simbolico affitto di 1 €. Nel frattempo lo sfratto non è stato eseguito né però la richiesta di sfratto sembra essere decaduta. L’eventuale aggiudicatario dell'asta pertanto dovrà sicuramente riprendere in mano e risolvere defitivamente la patata bollente della questione della ‘casa d’arte’ ed il destino dei rispettivi artisti. Dubitiamo fortemente che il potenziale acquirente che sborserà i 35 milioni di euro si accontenterà di un euro al mese. Anzi crediamo che la prima cosa che farà il futuro proprietario sarà quella di buttare fuori l’associazione, demolire l’edificio e costruire nella migliore delle ipotesi un centro commerciale con annessi appartamenti di lusso (probabilmente con i soldi dei numerosi polli che investono in fondi di investimento internazionali, senza però valutare se le case che si costruiscono poi troveranno altri polli disposti ad acquistare o prendere in affitto appartamenti simillusso i cui prezzi sono lontani anni luce dai salari corrisposti alla gente in loco. Perdonateci la digressione). Terremo informati sullo sviluppo della vicenda, perché essa è indicativa dello sconquasso immobiliare ed urbanistico in cui versa Berlino. Intanto gli artisti del Tacheles sono positivi e si augurano una soluzione definitiva della vertenza.