giovedì 11 agosto 2011

Mostra sul ruolo della polizia nel III Reich al DHM

berlino_mostre_polizia

Qualche giorno fa avevamo scritto su un piccolo museo, una collezione più che altro, interessante non solo per appassionati, dedicata alla Kriminalpolizei tedesca. Ma forse ancora più interessante è un'altra mostra al Deustches Historisches Museum (DSH), dedicata alla polizia nel Terzo Reich. Il titolo è Ordnung und Vernichtung. Polizei im NS-Staat (traduzione: ordine e distruzione. La polizia nello stato nazionalsocialista). Dopo il grande successo di pubblico, e le non poche critiche per la mostra su Hitler, il museo di storia tedesca ritorna sul periodo più tragico del Novecento. Ordnung und Vernichtung è stata curata in collaborazione con l'Accademia della polizia e rappresenta una novità assoluta nella storia museale della Germania. Dopo 66 anni dalla fine del secondo conflitto mondiale viene presentata per la prima volta una mostra su uno degli organi dello Stato nazista, tra i più gravemente invischiati nel Schoah e nella repressione di persone che pensavano e/o vivevano diversamente dall’ideologia nazista. La mostra si apre, logicamente, con una sezione dedicata alla polizia tedesca della Repubblica di Weimar. Quel periodo cioè (1919-1933) in cui la polizia fin troppo spesso, anzi sistematicamente, agiva ad esclusiva protezione dei gruppi e delle bande fasciste in giro nelle città tedesche. Niente di strano se si pensa che essa era piena zeppa di gente recrutata tar i Freikorps. La sezione centrale della mostra è dedicata ovviamente agli anni trenta, fino al 1945. La polizia tedesca sotto Hitler, e guidata dal 1936 dal famigerato Himmler fu una polizia spietata, impiegata nel controllo dei ghetti, abituata anche all’assassinio di persone considerate asociali, responsabile di crimini del tutto simili a quelli commessi dalla Gestapo/SS. Soprattutto a partire dall’inizio della seconda guerra mondiale, ed in maniera particolarmente accentuata nei territori sotto il dominio del Reich, la Polizei mutò anch’essa in una macchina di sterminio di massa. La mostra cerca di andare in profondità nel capire i motivi dell’azione dei poliziotti: i modelli culturali di riferimento e le condizioni materiali del loro agire vengono interrogate per la prima volta. Un ottimo lavoro, che ci auguriamo venga continuato con altre innovative ed approfondite iniziative come questa. Fino al 28 agosto al DHM di Berlino; entrata 6 €.