domenica 1 maggio 2011

L'Olympiastadion di Berlino (dove l'Italia vinse)

È una buona occasione per presentare una delle costruzioni più famose di Germania: l’Olympiastadion di Berlino. Il club calcistico della capitale tedesca, l’Hertha Berlin, ha infatti festeggiato pochi giorni fa il passaggio dalla seria B alla serie A (dalla 2. Bundesliga alla 1. Bundesliga). All’Olympiastadion perciò dal prossimo campionato di calcio i berlinesi potranno di nuovo scontrarsi con le grandi del calcio tedesco. La struttura nella sua versione attuale è il risultato di una lunga storia che parte dal 1868. Nell’area a Nord Ovest della capitale infatti si trovava un ampio ippodromo, cui seguì, in seguito a lavori di ampliamento, il Deutsches Stadion. Questo restò in funzione fino alla costruzione, quasi ex novo, dell’Olympiasttadion. Il nome deriva dai giochi olimpici che si sarebbero tenuti a Berlino nel 1936 e che la città riuscì a strappare a Barcellona in seno ad una difficile seduta del comitato olimpico. Il progetto fu autorizzato da Hiltler a fine 1933, e lo stadio doveva – nonostante la sua non grande passione per Berlino – diventare uno strumento di propaganda. Nel 1934 iniziarono i lavori, secondo i progetti dei fratelli Werner e Walter March. Lo stadio fu pronto in poco più di due anni ed ospitò nel 1936 i giochi olimpici. Negli anni successivi furono decine le manifestazioni sportive (o politiche) che furono tenete nell’areale. Durante la guerra ed i bomabardamenti l’Olympiastadion fu usato anche dall’esercito e dalla radio; poco dopo la fine della guerra i britannici, che amministravano quel settore di Berlino Ovest, riaprono la struttura ad eventi sportivi. Successivamente lavori di ‘denazizzazione architettonica’ furono realizzati soprattutto nelle tribune e più tardi, in occasione dei mondiali del 1974, lo stadio fu attrezzato con una copertura parziale degli spalti. Una nuova e più approfondita ristrutturazione dell’area fu decisa dal senato di Berlino a fine anno ’90. I lavori di ristrutturazione – soprattutto degli anelli inferiori - su progetto dello studio di architettura Gerkan e Marg e partner - procedettero per alcuni anni fino alla consegna dei lavori nel 2004. Due anni dopo l’Olympiastadion inaugurò i mondiali di calcio del 2006 e ospitò la partita finale del torneo: vincitori furono gli italiani di Lippi che batterono la Francia 5 a 3 ai calci di rigore. L’Olympiastadion può essere visitato al costo di 4 €. Con 2,50 € si può avere anche una audio guida in italiano. La fermata della metro della linea U2 si chiama Olympiastadion.