lunedì 30 luglio 2012

Il memoriale per le vittime del nazionalsocialismo

berlino_memoriale

È una fredda giornata di luglio a Berlino, da poco ha smesso di piovere. Siamo emozionati e allo stesso tempo sorpresi. Abbiamo appena visitato uno dei memoriali più duri di tutta la Germania, nel centro della capitale tedesca, il Gedenkstätte Plötzensee. Plötzensee è un lago sito nel quartiere di Wedding, il memoriale prende il nome da esso. La prigione di Plötzensee è un penitenziario eretto già a fine ‘800 per un massimo di 1200 reclusi. La complessa struttura si estendeva su circa 25 ettari e comprendeva oltre gli edifici adibiti a carcere, anche uffici, edifici per l’amministrazione e strutture tecniche. Fino all'arrivo al potere di Hitler il carcere non eccelle né per infamia né per generosità. Dal ’33 invece diventa uno dei luoghi più atroci del nazionalsocialismo. Il carcere viene rifunzionalizzato a penitenziario per reclusi politici e/o per reclusi condannati a morte. Le dettagliate informazioni che possono essere consultate sul sito del memoriale non riescono a trasmettere l’agghiacciante sensazione di trovarsi in un posto dove per circa 15 anni furono eseguite circa 3000 sentenze di condanna a morte. Oggi parte dei luoghi delle esecuzioni non esistono più ma qualcuno sì. berlino_nazionalsocialismoLa camera dove furono impiccati diverse centinaia di reclusi, soprattutto condannati facenti parte del gruppo sovversivo conosciuto come Rote Kappelle, riesce forse a far accapponare la pelle anche ai più duri visitatori. Si tratta di un sala di circa 60 metri quadrati, con due finestre sul fondo. Osservando una sorta di ‘braccio da carico’ teso tra le due pareti s’immagina subito a cosa servisse: dei ganci fissati sul ‘braccio’ servivano ad impiccare i poveri condannati. A Plötzensee venivano reclusi non solo i tedeschi sovversivi, accusati di tradimento della patria, ma anche criminali comuni. Ai reclusi di nazionalità tedesca si affiancarono dal 1938 anche condannati di origine non tedesca, combattenti antifascisti e antinazisti catturati dalla Gestapo e trasferiti a Berlino in attesa di condanna. Secondo il lavoro redazione del prof. Tuchel, che ha curato i contenuti informativi del sito, diverse centinaia di cittadini cecoslovacchi, 253 polacchi e 245 francesi furono qui impiccati, ghigliottinati o eliminati in altro modo. Tra i condannati e assassinati vi furono comunque anche numerose donne, alcune delle quali incinte (come la nota biologa e combattente Liselotte Herrmann). La decisione di erigere un memoriale fu presa dal senato di Berlino nel 1951, la realizzazione dello stesso è di due anni dopo. Gli elementi del memoriale includono alcune strutture come il muro, la sala delle esecuzioni, l’area dove si ergeva un tempo l’edificio III, famigerato perché conteneva i condannati a morte in attesa di esecuzione. Oggi il complesso di Plötzensee, ammodernato ed adattato ai tempi, continua ad essere un penitenziario della regione di Berlino. Il memoriale può essere visitato tutti i giorni da marzo ad ottobre dalle 9 alle 17, nei mesi da novembre a fine febbraio dalle 9 alle 16. Per arrivarci: U-Bahn Turmstraße oppure S-Bahn Beusselstraße.