Quando nel 1986 furono ultimati gli ultimi appartamenti di condomini statali alla periferia della ex Berlino Est (Marzahn-Hellersdorf) il costo dell’affitto era pari a 109 marchi orientali, circa un nono del salario di un operaio tedesco dell'Est. Erano soprattutto giovani coppie, con almeno 1 figlio a carico, che desideravano ed avevano il diritto di potere prendere in affitto un tale appartamento. In quegli anni, metà ’80, la DDR sotto il controllo della Stasi a quasi tutti i livelli e al potere Erich Honecker, sembrava poter durare in eterno, anche se era già forte una cultura alternativa nelle grandi città e da Berlino Est – nonostante il divieto - erano centinaia le antenne che dai tetti decadenti dei vecchi edifici di fine secolo puntavano a ricevere le desiderate onde della televisione occidentale. Ancora oggi tutta la zona è servita dalla metropolita, linea U5, che fu prolungata nello stesso periodo in cui furono ultimati i nuovi alloggi di Hellersdorf. Ci sono molti alberi, verde diffuso, e alcuni dei condomini non sono altissimi come ci si aspetterebbe. Il motivo della nostra visita in quest’aerea periferica è un appartamento museo che la società di gestione degli immobili permette di visitare ogni domenica: il Museumswohnung WBS 70. Si tratta di uno di questi classici appartamenti arredati con pezzi originali dell’epoca. Siamo abbastanza emozionati e le immagini del celebre Goodbye Lenin scorrono nelle nostre menti, quasi ci aspettiamo di vedere Daniel Brühn aprire la porta e invitarci ad entrare.
La modernità per le giovani coppie della DDR
Ad accoglierci, con noi altri curiosi visitatori, c’è un gentile signore che fa questo quasi tutte le domeniche. A pianterreno del numero civico 179 nella Hellersdorfer Straße ci fa entrare ed inizia la descrizione del museo. L’atmosfera è piacevole, l’appartamento appartiene alla serie ‘WBS 70’, acronimo che significa System Wohnungsbauserie 70 (70 forse sono i metri quadrati) realizzato dal Wohnungsbaukombinat Cottbus (un’impresa edilizia statale Cottbus specializzata nella costruzione di ‘Plattenbaute’). Tutto è semplice e chiaro: molto cemento, poco acciaio o cromo, poco o niente legno e molta plastica. Da tutta la DDR volevano venire ad abitare qui, a Berlino, anche se in periferia. E perché? Perché le unità abitative avevano l’acqua calda corrente, il riscaldamento centralizzato e non il carbone da accendere ogni giorno d’inverno, e poi nelle vicinanze vi erano gli asili i nidi per i più piccoli e poi un po’ di giardino. Nonostante i nuovi 42 mila appartamenti nuovi di zecca vi era una però lista di attesa; la domanda superava l’offerta, anche se non era proprio come per la Trabi per la quale i cittadini della RDT potevano apsettare anche otto anni. La maggior parte del mobilio di questi appartamenti era prodotta nella DDR, sebbene se vi siano anche oggetti decorativi, originali, prodotti in alcuni paesi ‘fratelli’ come i tappeti dall’Albania o dalla Mongolia. Chi entra nell’appartamento Museumswohnung WBS 70 farà un viaggio a ritroso, nello stile e l’estetica socialista degli ’70 e soprattutto ’80, salvo poi scoprire che ora nello stesso quartiere, e sempre alla periferia della Berlino ora riunificata, lo stesso appartamento, tre stanze più cucina e bagno per circa settanta metri quadrati, può arrivare a costare anche 500 € di affitto al mese, più di un terzo del salario medio di un operaio. Museumswohnung WBS 70, Hellersdorfer Str. 179, fermata della metro U5 Cottbusser Platz. Per pronotare una visita, gratuita, contattare il numero 0151 1611 4440. Ogni domenica dalle 14 alle 16.