Da subito in alcune zone di Berlino centro Est è possibile, con un pc portatile o altro dispositivo adatto (come iphone o altri), utilizzare hotspot gratuitamente per navigare in internet per trenta minuti al giorno. L’iniziativa è opera dell’autorità dei media di Berlino e Brandeburgo e dell’azienda Kabel Deutschland. Per il momento solo alcune aree della città notoriamente frequentate da turisti, studenti ed hipster, sono provviste di questi hotspot. In particolare si tratta dell’area della Gendarmenmarkt, quasi tutta l’area adiacente Hackescher Markt, Alexanderplatz, Kollwitzplatz e la Kastanienallee. Gli utenti, per accedere alla rete, che si chiama ‘KD WLAN Hotspot+’ oppure ‘30 Min Free WIFI’, non devono identificarsi né registrarsi, basta semplicemente mettere la spunta alle condizioni generali di utilizzo e si naviga. Al momento si tratta di soli 44 hotpot, ma gli iniziatori pensano di arrivare a 100 punti di accesso per l'estate prossima. Non è nei loro intenti arrivare a coprire integralmente Berlino e neanche le zone centrali. Un densa rete che riesca a coprire tutti i quartieri è però l’obiettivo di sempre di un altro forte gruppo di privati cittadini, un gruppo noto soprattutto nei quartieri della ex Berlino Est che si chiama Initiative Freifunk, esistente ormai da molti anni. Il loro modo di operare è semplice: chiunque possiede una rete domestica o aziendale (per esempio i tanti caffè, bar o ristoranti dotati di reti wifi) con un router, può mettere a disposizione il proprio punto di accesso collegandolo alla rete di Freifunk attraverso un software che si chiama Mesh-Sofwtare. Facile a dirsi ma forse difficile a farsi perché i proprietari degli hotspot (Kabel DE e Wall AG) non è detto che siano disposti a modificare il software di funzionamento della propria rete, né che lo siano le molte migliaia di privati proprietari di reti wlan domestiche. Quella dell’Initiative Freifunk è una speranza, un augurio; per il momento la realtà è un’altra. A livello normativo infatti la situazione è molto molto ingarbugliata perché oggi chi mette a disposizione la propria rete wlan è responsabile di ciò che con essa viene fatto dall’utente ‘ospite’. Per i membri di Initiative Freifunk è assurdo che sia così e si augurano che la normativa presto cambi; solo così infatti è possibile che l’accessibilità nel lungo periodo sia davvero integrale in città. A livello di leggi qualcosa si sta muovendo. Il Bundesrat (per ‘merito’ delle regioni di Berlino, Amburgo e Baden-Württemberg) ha inviato al Bundestag una ‘richiesta di verifica’ se vi siano le condizioni giuridiche per una riduzione della responsabilità per i gestori di reti WLAN, fatta salva la previa identificazione dell’utente che accede alla rete resa pubblica. Insomma una richiesta come dire annacquata, tipica del ‘cerchibottismo’ del Bundesrat, che rischia addirittura di aggravare la situazione normativa attuale…Staremo a vedere cosa ne esce. Dalla regione Berlino, sempre alle prese col suo debito pubblico astronomico, c’è poco da aspettarsi. Questa coalizione conservatrice-socialdemocratica sta solo facendo precipitare nel baratro una città sempre più alle prese con povertà, delinquenza (vedi il ventenne aggredito ed ucciso ad Alexanderplatz qualche giorno fa) e progetti faraonici dai costi lievitanti (vedi la figuraccia del nuovo aeroporto di Schönefeld). Figurarsi se riesce a costruire un rete wlan gratuita nel centro di Berlino!