Potsdamer Platz è senza dubbio il luogo simbolo della nuova Berlino. La riqualificazione dell'intera area è cominciata subito dopo la riunficazione delle due Germanie, nel 1990, e rappresenta l'intervento architettonico, urbanistico e se vogliamo culturale più incisivo degli ultimi 18 anni. L'area dove si trov l'attuale piazza non è però "nata dal nulla"; infatti essa è stata, già negli anni '20 del Novecento, il centro della vita mondana, artistica e culturale della vecchia Berlino, quella weimariana [1919-1933]. Oggi Potsdamer Platz è un'enorme vetrina, un grandioso circo ed immenso centro commerciale. Per gli appassionati di architettura ed ingegneria civile contemporanea, l'area nel suo complesso è una lezione irripetibile, una sorta di libro aperto degli interventi tecnici-architettonici, non solo per quello che è stato fatto ma anche per quello che continua ad essere costruito. Sicuramente non ultima la stazione dei treni [la metroplitana vi è sempre stata] la cui caratteristica è quella di avere dei coni di vetro e acciaio che portano dalla profondità dei binari a 15 metri e sbucano sulla piazza alla ricerca della luce. Oltre Renzo Piano alla riqualificazione della Potsdamer Platz hanno contribuito tanti altri architetti tedeschi ed internazionali. Tra le attrazioni della piazza vi sono la galleria per acquisti ma anche diversi cinema 3D e il leggendario museo del cinema tedesco. Luogo particolarmente amato dagli italiani è il Sony Center con la sua cupola multicolore che richiama le forme
di un altro monumento, all'interno del Kulturforum, la Philarmonie.
