Per molti italiani e visitatori dall'estero e dalle altre città della Germania, Berlino è anche la capitale dei teatri e degli spettacoli. Già negli anni '20 la capitale tedesca superava anche Londra e Parigi per numero di performace teatrali, spettacoli di varietà, balletto, opera e teatro off. Tutt'oggi Berlino conserva con un grande patrominio di enti teatrali, edifici, personale, equipaggiamento tecnico e non per ultima una legislazione tra le più ricche e particolari al mondo. Berlino è l'unica capitale ad avere ben due teatri dell'opera, più un ente per l'opera buffa. Esistono poi decine di teatri, tra cui il Gorki, l'Ensemble -fondato da Bertoldt Brecht, il "deutsche Theater", il Theater des Westens, l'Hau1, l'Hau2 e l'Hau3 che si contraddistinguono per una continuità ormai ultracentenaria e per una politica di apertura a nuove forme dell'arte teatrale davvero notevole. E proprio questo ultimo punto, l'aperture e l'innovazione, è importante per capire la presenza di artisti inglese, francesi, ma anche italiani, spagnoli e molti extraeuropei tra gli addetti ai lavori di teatri più piccoli o da essi sostenuti, meno pubblicizzati, ma altrettanto interessanti e vivaci. La legislazione nazionale e regionale di Berlino finanzia infatti anche 'piccole' realtà artistiche con piani di sostegno economici biennali e annuali attraverso un concorso pubblico e trasparente. I fortunati, e probabilmente bravi, collettivi, gruppi o ensemble che riescono ad aggiudicarsi i finanziamenti possono programmare la propria vita professionale e artistica in modo pacifico senza dover rincorrer altri lavoretti che portano via tempo e risorse umane. Ed ecco che a Berlino lavorano ormai importanti esponenti del teatro nazionale e internazionale dell'innovazione come GobSquad, Costanza Macras, Rimini Protokol, SheShePop...Ecc... per non parlare poi di tutte le realtà che qui vengono ospitate nelle varie rassegne di danza, musica, e arti minori presentate nei vari teatri della città.