Da alcuni mesi Berlino dispone di soli due aeroporti. Quello centrale infatti, di Tempelhof, è stato chiuso. Da un po' di tempo ovunque vengono proposte delle idee di riutilizzo dell'immensa aerea piuttosto centrale di Berlino. Qualche settimana il quotidiano "die Tageszeitung" aveva lanciato la proposta di distribuire i 3 milioni e 400 mila metri quadrati di terreno ai berlinesi, ciascuno avrebbe potuto ricevere 1 metro quadrato di terreno da utilizzare nel modo desiderato. Era un'idea come tante, e molto utopistica, un esperimento di democrazia lanciato da un giornale di sinistra. Pochi giorni fa è stata lanciata una nuova idea ancora più utopistica e dai costi di realizzazione decisamente alti. L'impatto per la città sarebbe molto più dirompente se non rivoluzionario: si tratta del progetto "The Berg" (il monte). L'idea è stata proposta da un gruppo di architetti, fisici, ingegneri e geologi guidato dall'architetto Jacob Tigges. Tigges ha presentato un progetto ufficiale per il riutilizzo di Tempelhof ed è riuscito a superare il primo esame operato dalla regione berlinese. Egli non è un neofita né un pazzo, infatti insegna alla Technische Universität. Ma i problemi di realizzazione e i costi sono quasi insormatabili. Il suo gruppo di studiosi ha già pensato a come risolverne alcuni: quali materiali utilizzare? Seconodo i loro calcloli la montagna potrebbe essere composta e costruita in 5 anni grazie ai materiali di scarto dell'intera industria edile tedesca. Sì, ok ma come verrebbe trasportato questo materiale? Secondo i calcoli occorrerebbero circa 20.000 camion al giorno. Troppo. Allora ecco una soluzione: si costruisce un nastro trasportante che collega autostrada e area di Tempelhof. E l'ombra che getterebbe sulla città? Anche a questo hanno pensato quelli del gruppo di Tigges e così ai detrattori del monte rispondono: a Manhattan c'è ombra ovunque e soprattutto d'inverno!