Chi pensava che Berlino fosse destinata a diventare una metropoli museale come Parigi, Roma o Amsterdam deve ricredersi. Anche questo 2009 il bilancio delle auto di lusso incendiate nella capitale tedesca ha superato il record dell'anno passato ed il fenomeno sembra evidentemente in aumento. Nel solo 2009 le auto incendiate ammontano a 207 unità (di cui più della metà Mercedes). Ma non è solo il quartiere di Kreuzberg a registrare un altissimo numero di incendi di auto; anche il centralissimo Mitte, Prenzlauer Berg e Friedrichshain sono quartieri dove gli incendiari sono molto attivi. Ma che cosa si sa di questo fenomeno? È certamente un fenomeno diffuso contro il quale la polizia sta cercando di mettere un freno, senza riuscirci. Le cause di queste strategie di lotta urbana, volte a far allontanare gente ricca che vuole venire ad abitare in quartieri popolari, risiedono nei mutamenti metropolitani ed immobiliari che Berlino sta vivendo da circa un ventennio. Mentre nei quartieri centrali della ex Berlino Est (Mitte e Prenzlauer Berg) il vituperato processo di gentificazione sembra essere purtroppo in pieno sviluppo - con le nefaste conseguenze dell'aumento di affitti, immigrazione di gente con reddito medio alto, chiusura di locali storici per le denunce dei nuovi arrivati, fine della tanto decantata Berlino artistica e sperimentale - in quartieri altrettanto centrali, ma della ex Berlino Ovest come Kreuzberg, la resistenza a questi mutamenti e speculazioni immobiliari è cresciuta e si è organizzata molto radicalmente. Sia chiaro che gli incendiari sono una sparuta minoranza e non devono essere confusi con i comitati di quartieri, associazioni e gruppi di attivisti che cercano, giustamente, di far sentire la propria voce quando si tratta di decidere sui propri quartieri, strade, piazze e parchi. Tra i più importanti risultati dei gruppi di attivista lo stop imposto per via di un referendum al progetto 'Mediaspree' che avrebbe cementificato ulteriormente la sponda Nord del fiume Spree all'altezza dei quartieri di Friedrichshain e Kreuzberg. Ma tante altre e altrettanto importanti sono le battaglie ancora aperte e la popolazione di Kreuzberg saprà mostrare ancora una volta il suo lato migliore: tollerante, democratico e partecipativo.