sabato 26 febbraio 2011

A Berlino zu Guttenberg se la passa male

Non sarà andata proprio come nell’immagine, ma più o meno il senso è quello. K.-Theodor zu Guttenberg, astro nascente della politica tedesca (CSU), sta passando uno dei periodi più difficili per la sua carriera. Da giorni monta la polemica, nella Berliner Rupublik, intorno al trentanovenne ministro della difesa del governo federale. I fatti: T. zu Guttenberg conclude nel 1999 gli studi in scienze politiche presso l’Università di Bayreuth. Presso la stessa Università nel 2077, dopo sette anni di ‘lavoro’, riesce a portare a termine un dottorato di ricerca in diritto, con il massimo dei voti. Dal 2007 al 2011 l’attuale ministro può fregiarsi del titolo di dottore (a differenza dell’Italia, in Germania si è dottori solo avendo portato a termine un dottorato di ricerca, che deve essere poi pubblicato). Quest’anno però, durante la scrittura di una recensione della pubblicazione del zu Guttenberg, ad opera del professor Lescano, questi ha dovuto constatare che nello scritto di zu Guttenberg numerosi passaggi erano stati copiati pari pari da altre pubblicazioni. Fin qui non c’è niente di male, solo che il ministro aveva dimenticato di citarne gli autori! Il che equivale a plagio. Il professor Lascano non ha perso tempo e prima ancora di pubblicare la sua recensione ha reso l’affare Guttenberg di pubblico dominio. Le accuse di plagio sono piovute da tutti i lati ed in una sola settimana la fiducia dei tedeschi nel giovane e popolare ministro è crollata di colpo. Il ministro si è dovuto difendere in Parlamento (Bundestag) dando all’opposizione un buon motivo per farsi delle belle risate oltre che chiedere le dimissioni. Nei media – gionali, forum, pagine facebook - le barzellette non si contano più (Dr. No, o No Doctor ecc…). La linea difensiva del ministro è stata finora quella di ammettere degli errori dovuti alla mancanza di tempo, agli impegni politici, ma di aver sostanzialmente lavorato in buona fede. In una conferenza stampa di un paio di giorni fa poi zu Guttenberg ha infuriato i giornalisti oltremodo, tedeschi e provenienti da fuori, raccontando solo ad alcuni una sua versione dei fatti. Altri giornali approfondiscono ulteriormente l’affaire: secondo il berlinese Tagesspiegel, citato dall’autorevole Handelsblatt, potrebbe esserci qualcosa di ben più marcio – e penalmente rilevante – che il semplice plagio. Negli anni passati un’azienda, la Röhn Klinikum AG, avrebbe contribuito al finanziamento per la creazione di una cattedra presso la facoltà di giurisprudenza dell’Università di Bayreuth. Nel consiglio di amministrazione della stessa azienda, dal 1999 al 2002 sedeva zu Guttenberg. Ora, tra la cattedra presso cui zu Guttenberg portò a termine il dottorato e la cattedra (di management medico) finanziata con i 700 mila e passa euro da Röhn Klinikum AG sembra non esserci alcun legame. Sembra; staremo a vedere se vi sono ulteriori sviluppi. Nel frattempo però la pressione – soprattutto mediatica- su zu Guttenberg non sembra diminuire e la settimana che si conclude non prelude nulla di buono per il giovane ministro. La sua immagine sembra essere stata seriamente danneggiata. Il film promozionale, con protagonista Theodor zu Guttenberg, che l’Università di Bayreuth aveva prodotto, viene già modificato; tutti sanno ormai che l’attuale ministro farebbe fare una brutta figura alla prestigiosa istituzione. Tra le iniziative più serie ci è piaciuta quella dei 300 dottorandi (arrivati ormai a quasi 5000) che hanno inviato una lettera aperta alla cancelliera Angela Merkel, in cui manifestano il loro disappunto e la loro delusione, di fronte ad una Kanzlerin che non smette mai di definire la Germania come il paese dell'istruzione e della cultura (Bildungsrepublik). Chi vuole aderire alla lettera può leggerla e firmare qui. Aggiornamento del I marzo 2011: il ministro della difesa della RFT, Karl-Theodor zu Guttenberg, si è dimesso.