martedì 21 febbraio 2012

Un film su un pezzo di subcultura nella DDR

La Repubblica Democratica Tedesca (intedesco DDR) implose nel 1989 per una serie di motivi. Uno di questi fu senza dubbio la reazione all’insopportabile e onnipresenza della polizia segreta (Staatssicherheit o Stasi, il cui museo può essere visitato a Berlino) arrivata ad avere centinai di migliaia di collaboratori informali ed impiegati. Il film di von Donnermarck, la vita degli altri, ci fa vedere come il minuzioso lavoro di controllo viene eseguito a scapito di un categoria molto importante, quella degli scrittori. Il film documentario This Ain't California, presentano alla Berlinale del 2012, si occupa invece di un’altra pericolosa categoria delle DDR: quella degli skaters. Negli anni ’80 infatti anche nella DDR la tavola con le rotelle diventò una passione per tanti ragazzi. Questo sport però fu ben presto considerato asociale e pericoloso dalla Stato e fu pertanto vietato. Visto che il divieto non portò ai risultati sperati fu successivamente tentato di addomesticarlo in senso socialista. Il film parte da un evento più vicino a noi, la guerra in Afghanistan, in cui perisce un militare tedeco. Questo era stato negli ’80 uno skater nella DDR con il soprannome ‘Panik’. Il momento del funerale di Panik, cui partecipano i vecchi amici, rappresenta l’inizio del viaggio nel ricordo, la storia della scena degli skaters in un tempo in cui usarlo rappresentava un atto sovversivo. Il film, che dura 90 minuti, è stato finanziato da diversi case di produzione locali. Si tratta di una storia vera, con materiale originale degli anni ’80, il regista Marten Persiel però non è della DDR, ma della Germania Federale, ma il team, la storia sono davvero un pezzo della subcultura della Repubblica Democratica. Non sappiamo se riuscirà ad arrivare in Italia, qui a Berlino il film è stato lodato, non solo per come è stato fatto, ma anche per la colonna sonora, la scelta delle sequenze (ancora oggi l’accesso al Volkspark Friedrichshain è, come negli anni ’80, un luogo importante per gli skaters) e per il significato che ha nella rielaborazione storica di un paese – la DDR - che non esiste più.