Mentre per qualche altro giorno ancora i film di registi internazionali saranno presentati nei cinema berlinesi per aggiudicarsi l’ambito ora d’oro, da un’altra parte, ma sempre a Berlino, precisamente presso i locali del Kunst-Werken a Mitte, vengono presentati una serie di film che mai avrebbero potuto essere presentati alla Berlinale. You killed me si chiama la rassegna visitabile dal 18 febbraio e fino al 9 aprile. Essa raccoglie un serie di film girati ad inizio anni ’80 nel Lower East Side di New York. Si tratta di film realizzati nei bassifondi della metropoli americana, appartenenti al Manifest of Trasgression. I cineasti autori di queste pellicole in super-8, che si occupavano allora di riviste, mostre o suonavano in gruppi punk, decisero di scendere negli abissi dei reietti newyorchesi filmando tutto ciò che a loro avviso era estremo: un catalogo di sequenze di scene di droga, sesso, malati di aids, eroina violenza e pornografia. Ma il loro obiettivo non era documentare, e questo lo si nota anche in virtù della bassa qualità dei film, ma rompere tabu, provocare, sperimentare il nuovo, in rotta di collisione con la società americana di allora. Il contenuto di questi film, i cui autori sono Macher Karen Finley, Nick Zedd, Lydia Lunch e David Wojnarowicz viene ora presentato grazie all’organizzazione di KW Institut, sotto la direzione di S. Pfeffer. L’accesso è consentito ovviamente solo ai maggiorenni. Il KW Institute for contemporary art è un’importante istituzione nel centro dell’antico quartiere ebraico di Berlino. Gli spazi dell’istituto sono allocati in un antico edifico del XIX secolo, nella Auguststrasse 86, e sono frutto di un lungo lavoro di artisti, che sin dall’inizio degli anni ’90, hanno contribuito allo sviluppo in senso artistico in tutta la zona di Mitte. Il KW è luogo di sperimentazione e di presentazione di artisti nazionali ed internazionali. Il prezzo del biglietto di ingresso alle mostre costa dai 4 ai 6 euro.
